Λέγουσι
(qui il sogg. è indefinito; del resto anche in italiano si usa
la stessa forma)
τοὺς πιθήκους δύο τέκνω τίκτειν
(che proposizione riconosci? Osserva il
modo del verbo; in che caso si trova quindi il sogg.?)
(il sogg. di questa proposizione resta
tale anche per le subordinate che vengono subito dopo)
(che numero è τέκνω? Osserva qual è suo
il genere; δύο concorda con τέκνω e significa: “due”)
καὶ τὸ μὲν στέργειν
(con che funzione vengono qui usati gli
articoli? Di che genere sono? Per capire a cosa si riferiscono cerca un
sostantivo dello stesso genere che compare poco prima)
καὶ μετ’ἐπιμελείας τρέφειν,
τὸ
δὲ μισεῖν
(μισεῖν equivale a μισέειν)
καὶ ἀμελεῖν.
(ἀμελεῖν equivale ad ἀμελέειν)
Συμβαίνει δὲ κατὰ θείαν τύχην
(il verbo è qui usato, come il corrispondente italiano, in forma
impersonale)
τῷ
μὲν τὸν πίθηκον τὰς ἀγκάλας διὰ τὴν
φιλίαν σὺν
ἐξαισίᾳ βίᾳ περιβάλλειν
καὶ ἀποπνίγειν,
τὸ
δὲ ἐκτελειοῦσθαι
(ἐκτελειοῦσθαι equivale a ἐκτελειόοσθαι
e qui ha il significato di “crescere”)
(anche in questa frase osserva l’uso
degli articoli)
διὰ τὸ ὀλιγωρεῖσθαι.
(ὀλιγωρεῖσθαι equivale a ὀλιγωρέεσθαι
e qui passivo)
(con che valore è qui usato l’infinito? Osserva
che è accompagnato da un articolo neutro e che si trova in un complemento)
Ὁ
λόγος δηλοῖ
(δηλοῖ equivale ad δηλόει)
ὅτι πᾶσαν πρόνοιαν ἡ τύχη κρατεῖ.
(che prop. subordinata riconosci?)
(qual è il sogg.?)
(πᾶσαν concorda con πρόνοιαν e significa “ogni”)
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