(dopo aver tradotto il
passo)
Riflettiamo
sul testo
In quale punto
individui la morale della favola?
Secondo te, qual è
l’insegnamento morale che la favola vuol trasmettere?
Nella favola si parla
di due dimensioni spaziali contrapposte: esse hanno anche una differenza di
valore?
Ταὼς
γεράνου κατεγέλα
(controlla
la costruzione del verbo)
(rifletti
sulla struttura del verbo: cosa devi togliere per risalire al presente? La
parte finale ti indica che si tratta di un verbo…)
καὶ
ἐκωμῴδει
τὴν χροιὰν αὐτοῦ
(con
che valore compare qui αὐτοῦ? Come
è meglio renderlo?)
καὶ
ἔλεγεν·
«Ἐγὼ
μὲν
χρυσοῦν καὶ πορφυροῦν ἔχω τὸ ἱμάτιον,
σὺ
δὲ
οὐδὲν καλὸν1
φέρεις
ἐν πτεροῖς».
(attenzione
alle particelle μέν e δέ)
Ὁ δέ·
(con
che valore è qui usato l’articolo? Osserva che non è da solo)
«Ἀλλ’ἐγώ»
(di quali verbi è il sogg. questo pronome?)
ἔλεγε
(qual
è il sogg. di questo verbo?)
«ἐγγὺς τῶν
ἄστρων φωνῶ,
(osserva il sintagma sottolineato)
καὶ εἰς τὸν ὑψηλὸν οὐρανὸν πέτομαι·
σὺ δέ, ὡς ἀλέκτωρ, κάτω μετ’ἀλεκτρυαινῶν βαίνεις».
Ὁ
μῦθος δηλοῖ
ὅτι κρεῖττόν2 ἐστι
ἀξιοῦσθαι λόγου ἐν πενιχρῷ ἱματίῳ
(attenzione alla diatesi del verbo e alla sua
costruzione)
ἢ γαυριᾶν ἐπὶ τῷ πλούτῳ
ἀλλ’ἀδόξως ζῆν.
1 οὐδὲν καλὸν: “niente
di bello”, c. ogg. di φέρεις 2 κρεῖττoν … ἢ “meglio … che”
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