mercoledì 28 dicembre 2016

La civetta e il pipistrello (da Esopo) [struttura commentata]

A differenza del titolo assegnato alla versione dal libro di testo, i due protagonisti della favola sono in realtà un usignolo, che è rinchiuso in una gabbia, e un pipistrello.

Βωταλὶς
ἀπό τινος θυρίδος κρεμαμένη
(con chi concorda il partic.?)
νυκτὸς ᾖδε.
(che compl. riconosci in νυκτὸς? Lo stesso complemento ricorre più volte in questo testo)

Νυκτερὶς δὲ ἐξακούει αὐτῆς τὴν φωνὴν
καὶ
προσερχομένη
(con chi concorda il participio?)
ἐπυνθάνετο ἀπ’αὐτῆς τὴν αἰτίαν,
δι᾿ἣν ἡμέρας μὲν ἡσυχάζει,
(che pronome riconosci? A cosa si riferisce nella reggente?)
νύκτωρ δὲ ᾄδει.
(osserva l’uso delle particelle)

Τῆς δὲ λεγούσης
(non si tratta di un participio sostantivato! Perciò che funzione ha? Che valore ha qui l’articolo τῆς δὲ?)
ὡς οὐ μάτην τοῦτο πράττει·
(che prop. compare qui? Tieni conto del verbo che la regge)
«Ἡμέρας γάρ ποτε ᾄδουσα
συνελήφθην,
(si tratta di un aoristo passivo; traduci: “fui catturato”)
καὶ διὰ τοῦτο ἀπ’ἐκείνου χρόνου σωφρονεστέρα εἰμί»,
(attenzione al grado dell’aggettivo)
ἡ νυκτηρὶς ἀπεκρίνετο·
«Ἀλλ᾿οὐ νῦν δεῖ
σε φυλάττεσθαι,
(attenzione alla diatesi)
ὅτε οὐδὲν ὄφελός ἐστι,
(che subordinata introduce questa congiunzione?)
ἀλλὰ τότε
πρὶν ἢ συλληφθῆναι
(traduci: “prima che tu fossi catturata”)

Ὁ δὲ λόγος δηλοῖ
ὅτι ἐπὶ τοῖς ἀτυχήμασι μετάνοια ἀνωφελής ἐστιν.




Nessun commento:

Posta un commento