(dopo aver tradotto il passo)
Una
riflessione per comprendere la cultura classica
Il
protagonista è un ricchissimo e coltissimo Romano, che frequentava l’imperatore
e altri personaggi potenti della Roma del suo tempo. Eppure quali aspetti
sottolinea della sua giornata? Vive così tutto l’anno?
Rileva dal
testo tutti i dettagli che ti consentono di comprendere la condizione ed il
ruolo degli schiavi.
Qual è il
rapporto del protagonista con la natura? E con gli altri uomini? Perché, riguardo
a loro, egli evidenzia il seguente dettaglio: “Cum advesperascit, discedunt”?
In villa mea Laurentina otiosus maneo totum
autumnum.
(otiosus: che compl. è?)
(totum autumnum: che compl. è? Ne riconosci altri simili nel brano?)
Otium meum iucundum est.
Evigilo
plerumque primo diluculo, saepe etiam
ante.
Ubi in xystum vel cryptoporticum
venio,
(che tipo
di subordinata riconosci?)
cogito
et dicto.
(i ricchi e colti Romani normalmente, invece di
scriverle di persona, dettavano ad uno schiavo istruito le proprie lettere o le
proprie opere letterarie)
Hortum meum pulchrum
solus pererro,
(solus: che compl. è?)
(hortum: è un falso amico; cosa significa?)
varias plantas dispono.
Ambulo,
incedo per semitas.
(per semitas: che compl. è? Ne riconosci altri analoghi in questo
passo?)
Interdum in equum aut vehiculum ascendo,
campos peragro.
Balinei hora remeo.
(attenzione al caso di hora: può essere un
nominativo? Perché? Qual è la sua funzione logica?)
(in che caso si trova balinei?)
Deinde accubo,
prandeo
non avide;
servus unus cibos ministrat.
(perché aggiunge unus? Cosa vuol comunicare
al lettore?)
Magnas divitias non habeo,
praedium meum exiguum est,
at satis commode vivo;
equidem magnificas villas et pavimenta marmorea contemno.
Horis postmeridianis tabellas posco:
a servis meis adducuntur.
Cogito
et scribo.
Composita hora,
vicini adveniunt,
(in che caso si trova composita hora? Qual è la sua
funzione logica?)
iucunda colloquia inter nos habemus.
Cum advesperascit,
(che tipo
di subordinata riconosci? Ne trovi altre uguali?)
discedunt.
Sub vesperum in aperto sedeo,
campos et saxa specto.
Postremo,
cum umbra cadit,
dormio.
Numquam aliud cupiam.
(cupiam: non è un indic. fut.; che modo è invece? Probabilmente non
l’hai ancora incontrato; prova ad immaginare qual è il modo migliore per renderlo)
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