martedì 3 luglio 2018

L’ubriacone impenitente [AO] (struttura commentata)


(dopo aver tradotto il passo)

Riflettiamo sul testo

Cosa vuol dimostrare questo racconto riguardo alla natura umana? Rispondi a partire dal significato del termine ἕξις che compare al termine della novella.

A tuo parere si tratta di una visione positiva o negativa dell’uomo?

Ἄνθρωπος ἦν ἀεὶ μέθυσος·

ἡ γυνή,
(tra i significati di questo termine, qual è quello più pertinente?)
ἐπεὶ
(che tipo di subordinata rilevi? Dove individui il suo predicato?)
αὐτὸν τῆς μέθης ἀπαλλάττειν
(di che subordinata si tratta?)
(qual è la funzione sintattica di αὐτὸν? La puoi comprendere dal contesto)
(perché τῆς μέθης si trova in questo caso? Osserva il verbo)
ἔθελε,
νύκτωρ ποτὲ ἐπ’ὤμων αἴρει μέθυσον καὶ νεκροῦ δίκην ἀναίσθητον
(cerca sotto δίκην il significato di questo sintagma quando si costruisce con il genitivo)
καὶ ἐπὶ τὸ πολυάνδριον ἀποφέρει·
(πολυάνδριον ha due significati; puoi comprendere quello corretto a partire dalle righe successive)

αὐτόθι δὲ κατατίθησι
καὶ ἀπέρχεται.

Ἡνίκα δ’
(che tipo di subordinata rilevi? Dove individui il suo predicato?)
αὐτὸν ἤδη ἀνανήφειν
(di che subordinata si tratta? qual è il suo soggetto?)
στοχάζεται,
προσέρχεται
καὶ τὴν θύραν κόπτει τοῦ πολυανδρίου.

Ὁ δ’ἄνθρωπος λέγει·

«Τίς1 τὴν θύραν κόπτει;».

Καὶ ἡ γυνή·

«Ἐγὼ τοῖς νεκροῖς τὰ σιτία κομίζω».

Καὶ ὁ ἕτερος·

«Μή μοι
(dove individui il predicato di questa proposizione? Se ne osservi il modo, puoi comprendere perché qui venga usata la negazione μή)
ἐσθίειν
φέρε,
ἀλλὰ πίνειν·
(da cosa dipende questo verbo? A quale altro verbo –nello stesso modo- si contrappone?)

λυπεῖς γάρ με
τῷ μνημονεύειν τοῦ βρωτοῦ,
(che modo è? Con quale valore è qui usato? Osserva che esso è preceduto da un elemento)
(controlla la costruzione del verbo per comprendere la funzione di τοῦ βρωτοῦ)
ἀλλὰ μὴ τοῦ ποτοῦ».
(quale predicato è sottinteso? Lo puoi desumere dal contesto)

Ἡ δὲ στερνοτυπεῖται
(con che valore è qui usato l’articolo?)
καὶ λέγει·

«Οἴμοι τῆς δυστήνου·
(controlla nel dizionario la costruzione di οἴμοι; quale segno di interpunzione sarebbe qui preferibile collocare?)

οὐδὲν2 γάρ με ὠνίνατο ἡ σοφία·
(dal contesto riesci ad individuare per σοφία un significato più pertinente rispetto a quello consueto di “sapienza”?)

οὐ μόνον γὰρ οὐκ ἐπαιδεύου,
ἀλλὰ καὶ ἤδη σοι ἕξις3 ἡ μέθη ἐστί».

1 τίς: “chi?”; è un pron. interrogativo nom. sing.       2 οὐδὲν: “a nulla / per nulla”      3 ἕξις: “una seconda natura  /  un’abitudine radicata” 


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